Come andare a lavorare a Londra dopo la Brexit?

Come andare a lavorare a Londra dopo la Brexit?

Dopo la Brexit, molti italiani sono preoccupati di come poter andare a lavorare a Londra. Tuttavia, non è impossibile. Ecco alcuni consigli per chi vuole provare a lavorare in questa città.

Primo passo da fare è verificare se si possiedono tutti i requisiti necessari per lavorare in UK. Bisogna essere in grado di dimostrare la propria identità e la propria cittadinanza. Inoltre, bisogna possedere un passaporto valido e avere un titolo di studio adatto.

In secondo luogo, richiedere un visto di lavoro. Esistono diversi tipi di visto, in base alla propria situazione lavorativa e personale. Ad esempio, per chi non ha ancora un lavoro, esiste il Tier 2 General Visa, che permette di lavorare in UK per 5 anni e può essere esteso. Invece, per chi ha già un'offerta di lavoro, è possibile richiedere un Tier 2 Intra-company Transfer Visa.

In terzo luogo, è importante saperne di più sulla situazione del mercato lavorativo a Londra. Alcune agenzie di lavoro specializzate possono aiutare a trovare appuntamenti e opportunità lavorative. Inoltre, è bene considerare la possibilità di imparare l'inglese, in quanto questo può essere un requisito fondamentale per molte posizioni lavorative.

Infine, bisogna saper gestire alcuni aspetti burocratici. Ad esempio, bisogna iscriversi al National Insurance Number, un numero fiscale necessario per lavorare in UK. Inoltre, bisogna essere pronti a pagare alcune tasse, come il National Health Service, il sistema sanitario inglese.

Londra offre molte opportunità di lavoro, ma bisogna essere preparati a vivere in un ambiente diverso da quello italiano. Con un po' di determinazione e pazienza, però, è possibile trovare un'occupazione interessante nella città inglese.

Cosa serve per lavorare in UK dopo la Brexit?

Dopo la Brexit, molti lavoratori stranieri si sono chiesti quali siano i requisiti per poter lavorare nel Regno Unito. Innanzitutto, è necessario avere un visto di lavoro valido.

Esistono diversi tipi di visti, ma i più comuni sono quelli per lavorare a tempo determinato o per lavorare in modo permanente. Ad esempio, per ottenere un visto per lavorare a tempo determinato è necessario avere un'offerta di lavoro da un datore di lavoro britannico e soddisfare alcuni requisiti, come il livello di inglese richiesto e la capacità di sostenersi finanziariamente.

Inoltre, dopo la Brexit è importante anche verificare la validità dei propri documenti, come il passaporto, che deve essere valido per almeno sei mesi.

Altro aspetto importante riguarda la regolamentazione dei permessi di lavoro per i cittadini dell'Unione Europea. Dal 1° gennaio 2021 i cittadini europei non hanno più automaticamente il diritto di lavorare nel Regno Unito, ma devono invece soddisfare i requisiti del nuovo sistema di immigrazione.

Infine, è fondamentale tenersi aggiornati sulle normative legate all'occupazione, come la normativa fiscale e quella contrattuale, e avere una buona conoscenza della lingua inglese.

In sintesi, per lavorare in UK dopo la Brexit è necessario avere un visto di lavoro valido, documenti in regola, soddisfare i requisiti richiesti, conoscere le normative legate all'occupazione e avere una buona conoscenza della lingua inglese.

Cosa bisogna fare per andare a lavorare a Londra?

Prima di tutto, è importante avere una conoscenza sufficiente dell'inglese, sia scritto che parlato, per poter comunicare efficacemente sul posto di lavoro e nella vita quotidiana.

In secondo luogo, è necessario ottenere il diritto di lavoro nel Regno Unito. I cittadini dell'Unione Europea (UE) hanno il diritto di lavorare nel Regno Unito senza bisogno di un visto. Per i cittadini provenienti da paesi al di fuori dell'UE, invece, è necessario ottenere un visto di lavoro.

In terzo luogo, è consigliabile cercare un lavoro prima di trasferirsi a Londra. È possibile utilizzare siti web come LinkedIn, Indeed o Monster per cercare opportunità di lavoro, oppure contattare direttamente le aziende di proprio interesse.

Inoltre, è importante preparare un curriculum vitae in lingua inglese e una lettera di presentazione per inviare alle aziende. Si consiglia inoltre di preparare un portfolio se si cerca lavoro in settori come il design o le arti visive.

Infine, è consigliabile avere un fondo di emergenza per far fronte ai costi di vita a Londra, tra cui l'affitto, i trasporti e le spese quotidiane. Inoltre, è consigliabile cercare alloggio prima di partire, utilizzando siti web come Rightmove, Zoopla o SpareRoom.

Come fare il visto per lavorare in Inghilterra?

Documenti necessari per il visto

Per fare il visto per lavorare in Inghilterra, è necessario preparare alcuni documenti. Tra questi, figurano il passaporto, una lettera di autorizzazione dal datore di lavoro, l’iscrizione su un programma di studio o di lavoro e la disponibilità finanziaria.

Tipi di visti

Esistono diversi tipi di visti per lavorare in Inghilterra, tra cui il Tier 1, il Tier 2 e il Tier 5. Il primo è riservato a imprenditori e investitori, il secondo ai lavoratori altamente qualificati e il terzo a chi partecipa a programmi di scambio culturale o sportivo.

Procedura per richiedere il visto

Per richiedere il visto, bisogna compilare un modulo online sul sito ufficiale del governo inglese. Successivamente, è necessario prenotare un appuntamento presso un centro di assistenza consolare in Italia, dove verranno raccolti tutti i documenti necessari e il passaporto.

Tempistiche e costi

Le tempistiche per ottenere il visto possono variare, ma solitamente la procedura può durare fino a tre mesi. I costi invece sono diversi a seconda del tipo di visto scelto e variano da circa 200 a 1000 euro.

In generale, ottenere il visto per lavorare in Inghilterra richiede tempo e molta attenzione nella preparazione dei documenti. Tuttavia, in questo modo si potrà accedere a molte opportunità lavorative e di sviluppo professionale.

Quali documenti servono per lavorare in Inghilterra?

Iniziamo col dire che per lavorare in Inghilterra è necessario avere alcuni documenti obbligatori che attestino la tua identità, la tua residenza, la tua qualifica professionale e il tuo status migratorio. In primo luogo è indispensabile avere un passaporto valido per poter entrare e lavorare nel Paese. In alternativa, è possibile utilizzare una carta d'identità valida solo per i cittadini europei. In secondo luogo, è necessario avere la National Insurance Number, ovvero il numero che identifica ogni cittadino che lavora in Inghilterra e che serve per pagare le tasse previdenziali. Per ottenerla, è possibile richiederla online o attraverso un'agenzia preposta. In terzo luogo, se si intende lavorare in un settore regolamentato, come quello sanitario o legale, è obbligatorio avere la qualifica professionale necessaria, riconosciuta dall'autorità competente. Infine, se si è cittadini extracomunitari, è necessario avere il visto di lavoro in regola, che dipende dal tipo di lavoro svolto e dalla durata del contratto. In generale, è importante verificare attentamente la validità e la completezza dei propri documenti prima di partire per l'Inghilterra per evitare problemi e rallentamenti burocratici.

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