Quali agevolazioni per assunzioni 2023?

Quali agevolazioni per assunzioni 2023?

Nel 2023 sono previste importanti agevolazioni per le imprese che assumono nuovo personale. Tra le principali agevolazioni ci sono:

  • Esenzione contributiva per i primi 24 mesi di contratto per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani under 35 e donne in stato di gravidanza o di maternità con figli minori di tre anni.
  • Bonus occupazionale di 5.000 euro per le imprese che assumeranno giovani under 30 con contratto di lavoro a tempo indeterminato.
  • Credito d'imposta del 50% delle spese sostenute per la formazione dei dipendenti, fino ad un massimo di 2.000 euro per dipendente, per le imprese con meno di 50 dipendenti.

Inoltre, le aziende che assumono dipendenti a tempo determinato per sostituire lavoratori in malattia o in maternità potranno beneficiare di una riduzione contributiva del 50% fino ad un massimo di 3 mesi.

Le agevolazioni per le assunzioni del 2023 si inseriscono all'interno di una più ampia strategia di sostegno all'occupazione promossa dal governo, volta a favorire l'inserimento dei giovani e la creazione di nuovi posti di lavoro.

Quale contratto di lavoro costa meno al datore 2023?

Nel 2023, il datore di lavoro potrebbe essere interessato a conoscere qual è il contratto di lavoro che costa meno. Esistono diversi tipi di contratti di lavoro, come quelli a tempo indeterminato, a termine, a progetto, a tempo parziale, apprendistato e lavoro intermittente.

Tuttavia, è possibile individuare alcuni contratti che possono garantire un costo inferiore al datore di lavoro, tra cui il contratto di lavoro a tempo parziale, l'apprendistato e il lavoro intermittente.

Il contratto di lavoro a tempo parziale, infatti, prevede un limite massimo di ore lavorative settimanali e mensili, che può essere ridotto rispetto all'orario di lavoro a tempo pieno. Di conseguenza, il datore di lavoro potrebbe risparmiare sui costi salariali, contributivi e fiscali.

L'apprendistato, invece, è un'ottima soluzione per il datore di lavoro che intende formare nuovi lavoratori. In questo tipo di contratto, il datore di lavoro può usufruire di sgravi fiscali e contributivi per un periodo di tempo limitato. Inoltre, l'apprendista, inizialmente, non ha il diritto di percepire l'intero salario previsto dal contratto di categoria.

Infine, il lavoro intermittente è un tipo di contratto che prevede la prestazione lavorativa solo in determinati periodi dell'anno o in determinate giornate. In questo caso, il datore di lavoro può risparmiare sui costi salariali e contributivi, poiché l'impiego di risorse umane avviene solo in alcuni momenti precisi.

In generale, la scelta del contratto di lavoro dipende dalle esigenze del datore di lavoro, ma la valutazione del costo complessivo potrebbe portare alla scelta di soluzioni più economiche, come il contratto di lavoro a tempo parziale, l'apprendistato o il lavoro intermittente.

Come funziona lo sgravio Under 36?

Lo sgravio Under 36 è un incentivo fiscale introdotto dal Governo per favorire l'occupazione dei giovani, in particolare quelli tra i 18 e i 35 anni.

La misura consiste in una riduzione del costo del lavoro a carico del datore di lavoro, che può beneficiare di un'agevolazione fino al 50% del costo totale del salario e delle relative contribuzioni previdenziali.

Per poter accedere allo sgravio Under 36, il datore di lavoro deve assicurare l'assunzione di giovani che non abbiano superato i 36 anni di età al momento dell'assunzione, a tempo indeterminato o a tempo determinato, con una durata minima di 6 mesi.

Lo sgravio viene applicato sulla fiscalità ordinaria, cioè la parte di tasse e contributi a carico del datore di lavoro, ma non comprende l'IRPEF, ovvero la parte di imposta sul reddito che grava sul lavoratore.

Per richiedere lo sgravio Under 36, il datore di lavoro deve presentare la domanda all'INPS entro i 30 giorni successivi all'assunzione del giovane, compilando l'apposito modulo disponibile sul sito dell'ente.

In caso di mancata presentazione della domanda o di sua irregolarità, il datore di lavoro può incorrere in sanzioni amministrative e penali.

In sintesi, lo sgravio Under 36 rappresenta un'opportunità interessante per le imprese che vogliono favorire l'occupazione dei giovani e avere un vantaggio fiscale.

Come funziona il bonus assunzioni?

Il bonus assunzioni è un incentivo fiscale rivolto alle imprese che decidono di assumere nuovi dipendenti. Questo tipo di bonus rappresenta una grande opportunità per le aziende, poiché permette di risparmiare sulle tasse e su altre spese legate all'assunzione di un nuovo lavoratore.

In cosa consiste il bonus assunzioni? Il bonus assunzioni consiste in una riduzione delle tasse che l'azienda deve pagare. In particolare, l'agevolazione prevede una riduzione del 50% dell'imposta lorda dovuta sui contributi previdenziali e assistenziali versati per i primi 12 mesi di lavoro del nuovo dipendente.

Per poter accedere al bonus assunzioni, l'azienda deve rispettare alcune condizioni. In primo luogo, il nuovo dipendente deve essere assunto con un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di almeno 12 mesi. Inoltre, la nuova assunzione non deve sostituire un lavoratore già presente nell'organico dell'azienda.

Come richiedere il bonus assunzioni? Per poter accedere al bonus assunzioni, l'azienda deve presentare la richiesta entro il termine previsto, utilizzando il modulo apposito. Inoltre, l'azienda deve essere in regola con le norme fiscali e previdenziali e deve aver pagato tutti i contributi dovuti nei confronti dei lavoratori dipendenti.

Una volta presentata la richiesta, l'agenzia delle entrate effettua i controlli necessari e verifica la regolarità dell'istanza. Nel caso in cui l'istanza sia accettata, l'azienda riceverà una comunicazione in cui verranno indicati gli importi esatti del bonus, così da poter beneficiare delle agevolazioni previste.

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