Docente

Mat*** ***** (XX Anni)
Collaboratore a Giornale di Brescia
Università degli Studi di Verona
Castegnato,
Lombardia
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Esperienza
Collaboratore
Giornale di Brescia
set 2012 - giu 2018
Mi sono avvicinato al mondo giornalistico tramite contatti personali, poiché all'epoca ritenevo che la via della scrittura giornalistica potesse essere quella principale da perseguire per il mio futuro: a partire dal Settembre 2012 ho avviato una collaborazione con il Giornale di Brescia, in particolare scrivendo articoli per la sezione sportiva del calcio dilettantistico bresciano e, talvolta, su richiesta specifica, riportando fotografie delle formazioni, della partita e dei giocatori. Ho avuto modo anche di rapportarmi in presa diretta con la radio, per enunciare gli accadimenti delle partite finali della stagione, che avrebbero determinato la promozione e/o la retrocessione delle squadre in campo e questo mi ha dato modo di relazionarmi con uno strumento di comunicazione diffuso ed interessante, quale appunto la radio.
Quest'esperienza lavorativa si è svolta con continuità nel corso dei fine settimana degli ultimi sei anni e, più raramente, durante i giorni feriali, in caso di partite di coppa; questa collaborazione mi ha aiutato a sviluppare capacità di sintesi (poiché questa dote è essenziale per scrivere articoli), ma anche capacità relazionali con dirigenti oppure responsabili, per poter trarre informazioni inerenti giocatori, classifiche e varie situazioni societarie, così da poter scrivere articoli più precisi, informati ed onesti nei confronti del lettore.
Scrittore
SBC Edizioni
Pubblicai nell'anno 2011 la mia prima opera letteraria, intitolata 'Ricordati di me', figlia di tre anni di scrittura e che mi consentì di proporre, tramite anche alcuni eventi di presentazione dell'opera, il mio primo testo suddiviso in prosa e poesia, sul modello dantesco della 'Vita Nova', che durante gli anni liceali mi accompagnò con un'eco decisiva per le mie prime riflessioni su Amore e su ciò che entra in gioco quando avviene il primo incontro con Lui.
L'opera narra con un linguaggio ricercatamente poetico ed in alcuni frangenti barocco, una storia intima ed interiore, che fa riferimento ad alcuni accadimenti personali, anche se assai rimodellati, ma anche ad alcuni episodi figli dell'immaginazione, ma importanti per consentire una riflessione su temi che allora iniziavo ad esperire, come l'amore, l'amicizia tradita, le prime discussioni con i genitori, i problemi adolescenziali che appaiono insignificanti agli occhi altrui, ma insormontabili per un ragazzo di sedici anni, etc... .
Mi parve allora di poter intrecciare questi temi con i versi poetici che in quegli anni, con sorprendente costanza, giungevano a me e mi permettevano di affrontare l'esistenza ed il mondo con una visione differente rispetto alla più parte dei miei coetanei.
L'alternanza tra prosa e poesia risulta perciò essere quella medesima alternanza che in quel tempo avveniva in me: quell'alternanza tra una costruzione della vita corretta e precisa, fatta di studio, regole, verifiche, interrogazioni, allenamenti, etc... ed una vita invece sfuggente, nuova, inedita e portatrice sia di attrazione, interesse, passione, sia di angoscia, paure ed anche rabbia.
L'opera è perciò portatrice di un'adolescenza scostante, ma per me lineare; di un tempo apparentemente sereno, ma interiormente tempestoso; di un'esistenza giovane e fresca, ma al contempo angosciata e passionale.  
Scrittore
Gruppo Albatros - Il Filo.
Pochi mesi dopo la mia prima pubblciazione, pubblicai una raccolta di poesie, intitolata "Parole d'un innamorato d'Amore".
L'opera raccoglie al suo interno i componimenti poetici che più erano legati ad una figura femminile che conobbi in quegli anni, quasi a volerla dolcemente racchiudere per sempre sulle bianche pagine di un libro, perché quand'anche la vita possa allontanarci, possiamo ricordarci l'un l'altra tramite quei versi che ci unirono per qualche tempo in quei giovanili trascorsi.
Il titolo dell'opera è piuttosto irridente nei miei riguardi, perché indica come fui sciocco a scrivere quei versi, in quel modo, giacché non ero innamorato di lei, ma dell'amore stesso e questo mi impedì di amare lei, con un suo nome, una sua storia, un suo corpo, una sua esistenza unica e particolare ed invece finii per produrre una visione di quello che io avrei voluto e perciò m'innamorai dell'amore che avevo creato in me e non di lei, o meglio , di noi.
Le poesie contenuto in questo piccolo libricino sono un malinconico e mesto saluto ed addio non soltanto a lei e a quei giorni che ci videro uniti, ma anche a quei tremendi anni liceali in cui mi smarii più volte, senza mai ritrovarmi, ma dovendo reinventarmi ancora e ancora e ancora.
Scrittore
Pegasus Edition
La pubblicazione di questa raccolta di poesie è legata alla vittoria di un concorso letterario indetto dalla casa editrice Pegasus, a cui decisi di partecipare dopo molti anni di silenzio, in cui i versi poetici mi avevano abbandonato.
L'opera si intitola "Immersioni" ed il titolo desidera indicare il tentativo assai complicato di sfuggire alla pretesa di salire, elevarsi, esaltarsi, che è la pretesa emersa nel corso dei millenni (sotto espressioni differenti, tra cui fama, gloria, ascesa verso l'alto, etc..). Ebbene, non avere successo e non giungere all'apice, ma fallire e restare sott'acqua, immerso nella vita, nell'emozione che non passa, nel tempo che non trascorre, nell'esistenza che si dà, proprio mentre si dà: ecco qual è il mio tentativo.
La presente opera è molto legata alla tesi di laurea magistrale, ed i qualche modo la precede e la ispira: infatti, i componimenti qui contenuti non trattano quasi mai di Amore, come accaduto nei libri precedenti, ma affrontano il tema del tempo, così come ci viene proposto oggigiorno, ossia nella sua dimensione meramente economica e soprattutto tentano di difendere il fallimento come istanza fondamentale per l'arte, la poesia, il pensiero e la vita stessa, nonostante quello che il mondo contemporaneo sostiene. 
La difficoltà che tento di indicare qui è quella di esperire la vita in profondità, sin nei suoi abissi, e quindi sapendosi immersi da sempre e per sempre nella vita, che altro non appare che un fallimentare tentativo di emersione. 
Inoltre, le grandi questioni che tentavo di affrontare in gioventù qui assumono un altro taglio: le questioni non sono più ontologiche, bensì modali; non più che cos'è l'amore? Che cos'è la vita? Che cos'è al morte? (Che restano comunque questioni ineludibili), ma Come amare? Come vivere? Come vivere sapendosi mortali? 
Ecco che allora si evidenzia un aspetto etico che mi pare possa essere molto importante per resistere ad un tempo che ci vuole solo produttivi, efficienti ed efficaci, capaci di alte prestazioni, perché fermarsi a pensare a queste questioni apre mondi e fa tremare il potere, che ci vuole "de - pensanti" e tutti dannatamente incapaci di pensare e di vivere davvero. 
Formazione
Laurea magistrale in Scienze Filosofiche
Università degli Studi di Verona
ott 2015 - dic 2017
Al termine dell'esperienza triennale, decisi di proseguire gli studi presso l'Università degli Studi di Verona, continuando il percorso intrapreso e seguendo la via magistrale di Scienze Filosofiche.
L'esperienza biennale è stata altrettanto formativa per me, anche se il triennio mi aveva formato così da essere maggiormente preparato ai contenuti ed ai temi trattati nel corso delle lezioni magistrali.
Inoltre, la continuità didattica mi ha permesso di frequentare ancora i medesimi docenti ed approfondire non soltanto la loro conoscenza dei temi trattati, ma anche la relazione venutasi a creare tramite dialoghi e discussioni nel corso degli anni.
Ritengo che questo tipo di relazione studente - docente sia il lascito di maggior rilievo di tutta quanrta la mia esperienza universitaria, perché mi ha reso edotto non soltanto della lunga strada che mi attende se vorrò divenire simile a loro, pur mantenendo me stesso, ma soprattutto sull'importanza d'avere un maestro per poter esperire realmente il mondo ed averne cura, come ho avuto modo di sottolineare nei lavori presentati in sede di laurea.
Ho conseguito la laurea magistrale in Scienze Filosofiche il 19/12/2017 presso l'Università degli Studi di Verona, in particolare presso Dipartimento di Scienze Umane, con una tesi intitolata: "Temporalità della cura: per una vita esercitata ad una ricerca senza fine".
La relatrice della tesi è stata la professoressa Linda Napolitano ed il correlatore il professor Riccardo Panattoni.
La votazione finale è stata: 110/110 con lode.
Laurea in Filosofia
Università degli Studi di Verona
ott 2012 - lug 2015
Al termine del quinquennio liceale, ho scelto di proseguire gli studi fuori dalla realtà bresciana e frequentare la facoltà di Filosofia in quel di Verona, in particolare presso l'Università degli Studi di Verona.
La scelta si è rivelata estremamente azzeccata, poiché l'ambiente universitario si è dimostrato denso di interesse, attrattive e capace di suscitare nuovamente in me il desiderio di conoscere e di fare esperienza del mondo.
La relazione sviluppatasi con le discipline e gli autori (ed i temi) affrontati è stata proficua, certamente dal punto di vista dei risultati (ma questo è poco importante), ma soprattutto dal punto di vista dell'amore per lo studio di quegli autori già studiati negli anni precedenti, ma finalmente capaci di toccarmi nel profondo e rendermi partecipe di una vitale curiosità fanciullina.
Inoltre, la possibilità di ascoltare docenti non solo preparati, ma anche estremamente disponibili all'incontro durante e dopo le lezioni, mi ha permesso di crescere come soggetto e sviluppare capacità relazionali ulteriori, con persone più esperte e culturalmente elevate rispetto a me.
L'università è stata un'esperienza straordinaria ed i primi tre anni sono stati del tutto innovativi rispetto alle mie convinzioni precedenti ad essi: oserei dire che sono stati anni di eccezionale formazione per me e per i miei colleghi.
Mi sono laureato in Filosofia il 14/07/2015, con una tesi intitolata:"Eros e cura di sé: per una cura possibile solo in quanto esseri erotici". 
La mia relatrice fu la professoressa Linda Napolitano e la votazione finale fu 110/110 con lode.
Diploma di maturità
Liceo Scientifico N.Copernico
set 2007 - giu 2012
Dopo la splendida esperienza maturata sia da un punto di vista umano, sia da un punto di vista didattico durante le scuole medie, ho scelto di frequentare il Liceo Scientifico N.Copernico, a Brescia, in particolare l'indirizzo umanistico, che ora non esiste più.
Tale scelta fu avallata dai professori dei miei anni giovanili, in particolare perché il Liceo Scientifico offriva la possibilità di avere una conoscenza piuttosto ampia di varie dimensioni del sapere, da quelle scientifico - matematiche, a quelle letterarie, storiche, umanistiche e linguistiche.
Nel corso dei cinque anni, oltre allo studio delle discipline previste nel piano didattico, vi sono state esperienze teatrali presso il Teatro Sociale di Brescia, ma anche presso il Piccolo di Milano, proprio perché l'indirizzo scelto prevedeva questa apertura al mondo teatrale e, proprio per questa possibilità, l'indirizzo umanistico è stato per molti un importante rampa di lancio verso un mondo meno avaro e più ricco di creatività ed arte.
Lingue
Inglese - B1
Francese - B1
Informazioni addizionali
Lavoro come tuttofare
Nel corso dell'Agosto 2012, al fine di poter pagare la retta universitaria per il primo anno di frequentazione, lavorai come tuttofare presso uno stabilimento estivo dotato di piscine, campi da tennis, zona disco, bar, go kart, etc... .
Il lavoro consisteva nel servire i clienti, pulire i bagni, potare le siepi, ripulire (prime, dopo e durante gli orari di apertura) il giardino, le sdraio, i luoghi di ristoro, etc... .