Cosa non è tenuto a fare l'insegnante di sostegno?

Cosa non è tenuto a fare l'insegnante di sostegno?

L'insegnante di sostegno è una figura fondamentale per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità. Tuttavia, ci sono alcune attività che non è tenuto a svolgere durante l'orario di lavoro.

  • Non è tenuto a garantire la sorveglianza dei ragazzi durante l'intervallo o fuori dalle ore di lezione. Il suo compito è focalizzato esclusivamente sul supporto nella didattica.
  • Non deve sostituire gli insegnanti titolari, ma collaborare con loro per garantire il successo dell'inclusione scolastica degli alunni con disabilità.
  • Inoltre, non è tenuto ad effettuare visite domiciliari o terapie riabilitative, che sono invece attività a carico degli specialisti del settore.

È importante sottolineare che l'insegnante di sostegno ha un ruolo di supporto ed è chiamato a dare un contributo significativo per fornire agli alunni con disabilità tutte le opportunità educative necessarie per sviluppare le proprie competenze e abilità.

Quali sono le mansioni di un insegnante di sostegno?

Un insegnante di sostegno è un professionista che ha il compito di assistere gli studenti con disabilità o con difficoltà di apprendimento all'interno dell'ambiente scolastico.

Le sue mansioni sono molteplici e comprendono principalmente l'elaborazione di programmi didattici ad hoc per ciascun studente, il monitoraggio costante del loro progresso e la valutazione continua del loro apprendimento.

Inoltre, l'insegnante di sostegno deve collaborare strettamente con i docenti delle varie discipline per individuare le metodologie di insegnamento più efficaci per ciascuno studente e per integrare la didattica ordinaria con interventi specifici e mirati.

Altri aspetti fondamentali del lavoro dell'insegnante di sostegno riguardano la gestione dei rapporti tra studenti e l'organizzazione di attività di gruppo che favoriscano la socializzazione e l'inclusione dei ragazzi con disabilità.

Infine, l'insegnante di sostegno deve mantenere costante contatto con le famiglie degli studenti per informarle regolarmente sul loro percorso didattico e sulle attività svolte.

Cosa fa l'insegnante di sostegno in assenza dell'alunno?

L'insegnante di sostegno è un professionista del settore dell'istruzione che si occupa di supportare gli studenti che presentano difficoltà di apprendimento, disabilità o disturbi del comportamento. Quando l'alunno non è presente in classe, l'insegnante di sostegno ha comunque delle attività da svolgere per garantire il suo supporto, come ad esempio:

  1. Aggiornamento sullo sviluppo dell'alunno: l'insegnante di sostegno deve continuare a monitorare lo sviluppo dell'alunno in sua assenza, attraverso la consultazione del registro di classe, la comunicazione con gli altri insegnanti e l'elaborazione di report periodici.
  2. Pianificazione di interventi: in base alle informazioni raccolte sull'alunno, l'insegnante di sostegno deve elaborare programmi di lavoro personalizzati e specifici per le sue esigenze. Questi interventi possono riguardare l'elaborazione di esercizi mirati, la predisposizione di materiali didattici specifici o la messa a punto di strategie di apprendimento personalizzate.
  3. Partecipazione a riunioni: l'insegnante di sostegno partecipa alle riunioni del Consiglio di Classe e del Collegio Docenti, per confrontarsi con gli altri docenti e condividere informazioni sullo stato di avanzamento dell'alunno.

Mentre l'alunno non è presente in classe, l'insegnante di sostegno opera quindi in stretta collaborazione con gli altri docenti, con gli psicologi, con i genitori e con gli altri professionisti del settore, per garantire al ragazzo un'assistenza efficace e personalizzata, che tenga conto delle sue specifiche esigenze di apprendimento e di sviluppo.

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