Responsabile risorse umane

Sono un  Produttore Creativo e mi occupo di Comunicazione globale ed integrata e ho sempre avuto la responsabilità della gestione delle risorse umane.  E, questo, da circa  oltre 30 anni. Ho sempre considerato  la persona, intesa come lavoratore, come forza lavoro, ma soprattutto come essere umano che presta la propria attività, il proprio tempo, le proprie competenze e conoscenze al servizio dell’impresa. È una funzione molto complessa, che include diverse responsabilità.
Mi sono sempre preoccupato ed occupato della realizzazione del progetto di Comunicazione, partecipando ,fin già dall’ idea creativa e dalla sua stesura, fino al raggiungimento degli obiettivi indicati.  In sintesi, mi sono occupato di concerto con i vertici dell'impresa/produzione (CEO, direttori e manager di alto livello),di :
•	definire le esigenze di sviluppo dell’azienda e il fabbisogno di nuovi dipendenti e/o professionisti. Mi sono occupato del reclutamento degli stessi, in prima persona o affidando tale processo a dei selezionatori. Ho partecipato alla redazione e pubblicazione delle offerte di lavoro, allo  screening dei CV e ai colloqui di lavoro.
•	redigere e pianificare ,con il management aziendale, il piano di Comunicazione, gli obiettivi di marketing, il budget per realizzarlo. Questo, ovviamente, prendendo in considerazione prospettive di realizzazione, di veicolazione e di  mercato.
•	mettere insieme il team creativo e il gruppo esecutivo, compreso i commerciali, i consulenti (anche da formare e coordinare e, nella stragrande maggioranza dei casi, motivandoli e spronandoli) per il buon fine del progetto stesso. Sembra banale, ma le collaborazioni sbagliate affondano la realizzazione di quanto progettato e redatto, perfetto sulla carta.
Questa è la cosa più importante, perché la Comunicazione ha  bisogno di un pubblico per definirsi tale. Chi comunica creativamente e lo fa in maniera concreta, ossia tenendo d'occhio sempre a chi si rivolge, sviluppa linguaggi, evoca anche emozioni, costruisce storie  che parlano ad un pubblico e, allo stesso tempo, si assicura che quel qualcuno abbia accesso e comprenda, fino a farli propri, sia il contenuto che le emozioni.
La cosa più difficile, insomma, non è creare un bel progetto, ma comunicarlo adeguatamente, emozionando e facendo emergere un'esigenza. Penso  che ognuno di noi che fa questo mestiere, si dovrebbe concentrare moltissimo  su questo. Nel corso della mia vita professionale ho fatto  anche delle scoperte, per esempio, ho iniziato a scrivere. La ritengo una  abilità importante perché in questo modo, è più semplice capire ,in un progetto di comunicazione, le reali capacità fruitive dello stesso e migliorare ,così, le potenzialità di una determinata storia, di un determinato racconto.
Il mondo della Comunicazione, fin da piccolo, mi ha sempre affascinato. Ho capito che volevo imparare questo mestiere ed acquisire  un riconoscimento ,per ciò che avrei saputo fare  e avrei voluto farlo accompagnato da una formazione tecnico/pratica, ossia conquistata sul campo, di livello avanzato e sempre al passo con i tempi. Spero di esserci riuscito, almeno in parte, e vorrei continuare a farlo.
La motivazione che ancora mi spinge a continuare a mettermi in gioco nasce da una incondizionata ed incontrollabile  voglia di esprimermi. E la Comunicazione, per me, è ,e rimane, attraverso i molteplici  linguaggi di cui dispone, la leva aziendale che mi  piace di più. E, poi, c’è da dire che  il valore stesso della Comunicazione è costituito da una forza prorompente. Le immagini, i linguaggi utilizzati e le storie o i racconti che è capace di comunicare,  contengono l’energia di poter  cambiare le cose e di instillare, nelle persone/destinatari,  il seme del miglioramento individuale e ,di conseguenza, lo stimolo di invogliarle a costruire una società migliore, per se stessi e, perché no, per gli altri. A completamento della mia presentazione, sottolineo che dal 1983 al 2010,ho prestato servizio in qualità di Funzionario Direttivo( cat.D5) presso la Provincia di Caserta e ,precisamente, assumendo ruoli direttivi e di coordinamento nei settori Istruzione, prima e Cultura, dopo, coltivando e relazionandomi con Enti Istituzionali Pubblici e Privati. Nel 2010,mi sono dimesso “volontariamente. Ecco, questo sono io. E con queste brevi considerazioni, spero di essermi fatto conoscere un po’ meglio.
Cordialmente, Nicola Spanò